La Cura del Ferro
Nuovi spiragli per il completament odella linea Aversa - SMCV

Un Piano Marshall per Caserta

C’è chi l’ha definita “la cura del ferro” o “il piano Marshall” del trasporto ferroviario nella provincia di Caserta e crediamo che non ci sia espressione più azzeccata. Nell’aggiornamento dell’accordo di programma di RFI, che innalzerà a 15,4 i miliardi di investimenti su tutta la rete nazionale, ci sono infatti importanti contributi per le tratte ferroviarie della provincia di Caserta.

Innanzitutto cominciamo con quelle opere che ci sembrano più dirompenti per la nostra amata “Terra di Lavoro” che sono state sollecitate fortemente dal Senatore Agostino Santillo. Si tratta, infatti, della realizzazione di uno studio di fattibilità per soluzioni alternative finalizzate al completamento della metropolitana Aversa – Santa Maria Capua Vetere, la cosiddetta “Alifana Bassa”, e del potenziamento della tratta Capua – Caserta della linea RFI con un servizio ferroviario di tipo suburbano il quale prevede l’inserimento di nuove fermate e stazioni.

La nuova Alifana bassa

Questo significa che dopo anni di oblio la provincia di Caserta tornerebbe ad essere protagonista chiedendo a gran voce il potenziamento delle infrastrutture del trasporto pubblico diventate ormai irrinunciabili e fondamentali per il suo rilancio con riferimento a progetti già cantierizzati e finanziati ma negli anni abbandonati o meglio sacrificati, in nome di una visione prima “Napoli-centrica” e poi “Salerno-centrica” delle amministrazioni regionali.

Stazione di Aversa Centro. Da qui parte l’ultimo tratto dell’Alifana Bassa che nell’ultimo progetto del 2008 prevedeva 7 stazioni e vale a dire Carinaro, Teverola Centro, Casaluce, Teverola Asi, Capo Spartimento, Curti – Macerata Campana, Santa Maria Capua Vetere. Una Curiosità: La stazione di SMCV è già completata!

Particolarmente scandaloso fu, ad esempio, l’interruzione dei lavori della metropolitana Aversa – Santa Maria Capua Vetere di cui erano state realizzate già alcune stazioni come quella di Santa Maria Capua Vetere nonché numerose opere importanti come un cavalcavia ferroviario di oltre un chilometro che costeggia l’Appia, lo STIR e la Casa Circondariale Sammaritana consentendo la penetrazione urbana della Città del Foro. Lo studio di fattibilità per il completamento della tratta Aversa – Santa Maria Capua Vetere voluto in questi giorni dal senatore Agostino Santillo è un atto molto importante che riaccende le speranze di cittadini e associazioni che da sempre ne hanno chiesto la riapertura dei cantieri.

La Metropolitana di Caserta

Il secondo progetto ma non per importanza sarebbe a nostro avviso quello della metropolitana provinciale un opera diventata oramai indispensabile a servizio di una vera e propria “città metropolitana”, abitata da 300mila residenti e attraversata ogni giorno da più di 50mila pendolari, fra lavoratori, studenti e turisti. È la Conurbazione Casertana: l’area che si estende da Capua a Maddaloni, passando per S. Maria Capua Vetere e Caserta. Un’area dalla notevole potenzialità turistica, per la presenza di attrattori culturali quali la Reggia di Caserta, il Belvedere di San Leucio, L’anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere, il Museo Campano di Capua, il Borgo di Caserta Vecchia, gli acquedotti vanvitelliani. Un distretto industriale e commerciale tra i più importanti del Sud, valorizzato dall’insediamento delle Facoltà Università Vanvitelli – Medicina a Caserta, Giurisprudenza a S. Maria Capua Vetere, Economia a Capua, e Architettura ad Aversa – andate ad aggiungersi al Tribunale di S. Maria Capua Vetere, all’Interporto di Marcianise ed all’Aeroporto di Grazzanise. Eppure ancora oggi un’area servita dalle sole tratte ferroviarie Capua-Maddaloni della linea RFI Roma-Caserta e Aversa-Caserta – oltre che da un servizio pubblico su gomma – assolutamente inadeguati rispetto alla massiccia utenza di pendolari dei vari distretti agricoli e industriali e di studenti, costretti per la stragrande maggioranza a servirsi del trasporto privato, con le conseguenti diseconomie in termini di congestione, incidentalità, e danni ambientali.

Progetto Metropolitana di Caserta
Vi anticipiamo quello che potrebbe essere l’aspetto delle nuove stazioni di Casapulla, Casagiove e San Tammaro della nuova metropolitana provinciale di Caserta

Ecco le 5 nuove fermate!

L’opera prevederebbe l’istituzione di 5 nuove fermate intermedie sulla tratta Capua-Maddaloni della linea ferroviaria Roma-Caserta già esistente e in esercizio: S. Tammaro-Capua Est, Curti, Casapulla, Casagiove e Caserta Est. Le nuove fermate andranno ad aggiungersi alle già esistenti Capua, S. Maria Capua Vetere, Caserta e Maddaloni, e prevederanno la progettazione della viabilità di accesso , della realizzazione dei fabbricati viaggiatori e l’individuazione di aree limitrofe da destinare a parcheggio di interscambio, a supporto del Sistema Metropolitano della Campania.

Il futuro è già qui!

Oltre a questi due progetti ancora allo stato embrionale nè esisitono alcuni che già sono cantierizzati o lo saranno a breve. Come riporta l’atto n.160 del Senato della Repubblica del 5 febbario 2020 e la successiva modifica del 5 maggio ultimo scorso, infati, sono in corso d’opera degli importanti miglioramenti infrastrutturali sulla rete TEN in Campania sul nodo di Caserta, il rinnovo degli apparati tecnologici tra Capua e Santa Maria Capua Vetere, il potenziamento infrastrutturale dei nodi di Sparanise, Villa Literno, Cancello, Maddaloni e Marcianise.

Obiettivo Alta Capacità!

Nell’alveo dei già menzionanti potenziamenti già cantierizzati si innesta poi un’altra opera la cui realizzazione sarà importantissima per la Provincia di Caserta: L’alta Capacità Napoli – Bari. Il progetto permetterà nella prima fase la realizzazione di 15 chilometri di una linea ferroviaria nuova a doppio binario tra Napoli e Cancello con l’eliminazione di tutti i passaggi a livello ed il conseguente abbattimento dei tempi di percorrenza sulla linea Napoli – Cancello – Caserta. Nella seconda fase, invese saranno previsti ulteriori 16 chilometri di una nuova linea ferroviaria sempre a doppio binario sulla tratta Cancello – Frasso Telesino con la realizzazione di una nuova stazione di Valle di Maddaloni oltre alle interconnessioni ferroviarie tra gli interporti di Marcianise, Maddaloni e la linea Roma-Napoli via Cassino.

Infine possiamo dire che attorno a questo progetto negli ultimi tempi è rinato un notevole interesse da parte di cittadini ed associazioni, interesse finora male e poco intercettato dalla classe dirigente. Con questo nuovo programma si è dato finalmente ascolto alle esigenze del territorio mettendo le basi per il suo rilancio attraverso il potenziamento delle infrastrutture di trasporto collettivo.

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