Cominciamo con la prima buona notizia dell’anno! 201 reperti archeologici trafugati in Italia e pronti per essere venduti negli Usa sono stati recuperati dai Carabinieri per la Tutela dei Beni Culturali tra i quali una scultura in marmo dell’imperatore Settimio Severo del II secolo d.C. di cui noi di Magna Capys Grande Capua già ci eravamo occupati in passato.
Si tratta infatti di un reperto trafugato nel lontano 1985 nell’Antiquarium dell’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere nel corso di una vera e propria rapina a mano armata. Per oltre 35 anni i malviventi erano riusciti a far perdere le tracce del prezioso reperto fino ad un recente colpo di scena. Grazie ad un’indagine internazionale, il reparto Operativo Carabinieri per la tutela del patrimonio Culturale sequestrò il reperto a New York dove stava per essere venduto in una nota casa d’aste per circa 600 mila dollari.
La scultura tornerà all’Anfiteatro!
Nelle ultime ore abbiamo appreso della agenzie di stampa una ulteriore importante notizia: solo poche ore fa sono stati presentati nella caserma ‘La Marmora’ di Roma, con il ministro della Cultura Dario Franceschini, i reperti rimpatriati che “torneranno nei loro luoghi di provenienza: non più come in passato in un unico grande museo, ma ogni opera nel posto in cui è stata trafugata – ha spiegato il ministro – torneranno ad essere pezzi importanti dell’identità di quei territori”. Dei 201 reperti, infatti, 161 sono stati rimpatriati e 40 resteranno in mostra, fino al marzo 2022, presso il Consolato Generale d’Italia a New York e l’Istituto Italiano di Cultura.
Tra i reperti che restano in mostra negli USA ci sarà proprio la scultura di Settimio Severo che tornerà come confermato dal ministro a Santa Maria Capua Vetere alla fine della mostra temporanea “Ancient Treasures from Italy” quando verrà restituita alla cumunità ed ai turisti.
Un recupero “straordinario”, lo ha definito il ministro della Cultura, “frutto di un lavoro riconosciuto in tutto il mondo e frutto della collaborazione con le forze di polizia degli altri Paesi”. “Questa operazione – ha commentato ancora Franceschini – rientra in quello che abbiamo portato al centro del G20 della Cultura: l’impegno a collaborare per contrastare il trafugamento delle opere d’arte”.
Il bottino confluito nel caveau della caserma di via Anicia comprende sculture in marmo, teste in terracotta, vasi, anfore, coppe, brocche e monete in argento. Opere d’arte e oggetti di uso comune di grande interesse storico, risalenti alle civiltà romana, etrusca, magnogreca e apula, realizzate in un periodo tra l’VIII secolo a.C. e il I secolo d.C., per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro. “Questi sono tutti pezzi di straordinario valore, il mercato statunitense è tra i più importanti. Ci sono tutte le espressioni della pittura e della decorazione dell’antichità”, ha spiegato il generale Roberto Riccardi, comandate Carabinieri Tutela patrimonio culturale (Tpc).
Dunque un inizio d’anno col botto, come dicevamo, con delle belle notizie per l’Italia e per la nostra comunità. Speriamo sia l’inizio di una lunga serie. Nel frattempo noi di Magna Capys – Grande Capua attenderemo il ritorno a casa dell’Imperatore. Quest volta possiamo dirlo: #iscominghome!